venerdì 16 luglio 2010

Prostitute o camgirl ? se lo kiedono in molti


Corpi che si muovono, nudi che si propongono: oggi la fabbrica del sesso gioca con la quarta parete.

Se continua ad essere presente e rilevante il fenomeno della prostituzione da strada, negli ultimi anni, la scena è stata dominata dall’emergere di nuovi fenomeni che oscillano nel limite tra prostituzione e gioco.Il mestiere più antico del mondo è presente in maniere più o meno mascherata agli occhi di coloro che si trovano a passare, durante le ore calde, in alcune zone delle metropoli. Può accadere di essere presi da una sensazione di schifo e di critica verso quelle giovani, spesso minorenni, che battono i marciapiedi. La rabbia dovrebbe essere indirizzata tutta verso chi quei corpi gli sfrutta.

Le italiane sono in numero sempre minore perché troppo costose”. Secondo la ricerca condotta dal Gruppo Abele, il 64% dei clienti preferisce le straniere

I dati della Caritas parlano di ingressi clandestini per sfruttamento sessuale di immigrate tra i diciannove e i venticinque mila. In testa le nigeriane, seguite dalle albanesi. Il loro sfruttamento avviene in modalità differenti. Mentre le prime sono consapevoli di quale lavoro dovranno svolgere una volta giunte in Italia e spesso a sfruttarle sono ex prostitute connazionale; le seconde arrivano con l’inganno e sono sottoposte a violente torture e ricatti.

La prostituzione da strada rimane l’espressione di un forte degrado sociale e di sfruttamento coatto.

Oggi però un nuovo fenomeno è presente nel nostro paese: le cam girl. Casalinghe, impiegate o più spesso studentesse, le cam girls sono donne che si spogliano ed agiscono davanti ad una web cam collegata a qualche cliente virtuale che paga per guardare. Ci sono numerosi siti, come “ragazzeinvendita”, in cui si può trovare una vetrina di giovani tra cui scegliere. Gli amministratori del sito tengono a sottolineare che non si tratta di prostituzione perché è severamente sconsigliato incontrare i clienti e nel modulo di adesione bisogna indicare anche l’età. Chi si spaccia per minorenne non è accettata.

E così tra un esame di giurisprudenza ed uno di lettere le universitarie, e non solo, invece che indossare la parannanza per servire ai tavoli si svestono per pagarsi gli studi.

Secondo la ricerca condotta dal portale StudentiMagazine, sono 75000 le studentesse che usano il proprio corpo per guadagnare di cui per il 3% dei casi si può parlare di vera prostituzione.

Tra le 75000 sono da considerare incluse anche categorie come le lapdancer. Sono esse che animano, con balli intorno ad un palo, le serate di molti uomini e la maggior parte delle volte le loro serate si limitano alle danze.

Nell’epoca del consumismo, il corpo diventa merce da vendere, ma anche oggetto di gratificazione. Seppure è vero, che si guadagna utilizzando il proprio corpo nudo, tuttavia è ravvisabile, soprattutto nel fenomeno delle cam girl, un male di diversa natura. Non bisogna andare in siti dedicati per imbattersi in situazioni sessuali virtuali. Social network utilizzati da giovanissimi sono spesso veicoli di tali fenomeni. C’è un desiderio di essere guardate, apprezzate nelle proprie nudità che farebbe arrossire Lolita. Se questo può anche far guadagnare i soldi per una ricarica del cellulare meglio, ma non è fondamentale.

Corpi quasi nudi sono quotidianamente trasmessi nelle televisioni e il sesso viene spesso delegittimato in virtù della libertà di agire.

Lo schermo del pc diviene la quarta parete tra attore e spettatore, ma è una quarta parete traballante.

Più casi di violenza sessuale sono da attribuirsi a preliminari virtuali.

La donna desidera essere desiderata come le protagoniste televisive. Apparire su un computer o essere al centro della scena durante uno spettacolo di lap dance o di table dance la fa sentire bella, importante e un po’ star.

Prostituta o cam girl, quel che conta è solo il corpo.

Se dietro al fenomeno della prostituzione da strada c’è ancora troppo di sfruttamento coatto e sarebbe auspicabile una rivisitazione della legge Merlin del ’59, dietro a fenomeni come quello web analizzato ci sono bisogni che spesso non sono il denaro.

Quello che hanno però in comune tutti questi fenomeni è la donna il cui corpo continua ad essere un oggetto e ancor più grave che spesso è ella stessa che lo vuole rendere tale.

di Federica Rondino

fonte:http://www.cultumedia.it/2010/02/prostituta-o-cam-girl/

Nessun commento:

Posta un commento