venerdì 16 luglio 2010

LA STORIA DI HELEN


Helen, diario di una camgirl - Una ragazza di 24 anni trova una nuova identità e una nuova vita esibendosi online
31 ottobre 2007 - 17:00
Helen, diario di una camgirl


Una ragazza di 24 anni trova una nuova identità e una nuova vita esibendosi online



«Sì perché in fondo sono una debole, una ragazza come tante che ha finito col tempo con l'uccidere il suo passato e immergersi a modo proprio nel futuro. Dentro di me esisteva una distesa arida che ho fertilizzato come meglio credevo e oggi finalmente posso dirmi per la prima volta unica padrona e artefice del mio destino»: scrive Helen sul suo blog.

Ha 24 anni e vive a Milano: da due anni si è costruita una nuova vita si esibisce online su un sito molto conosciuto e sulle sue esperienze ha scritto un libro, Diario di una webcam girl (edito da Mursia), «autobiografico al 100%, tiene a precisare».

Come è iniziata?
Tutto è iniziato per gioco, o meglio, come spesso amo dire non per spirito di esibizionismo o virtù, ma per necessità. Lavoravo in un negozio di abbigliamento con contratto di 6 mesi in 6 mesi e contemporaneamente avevo trovato un'altra occupazione in un negozio di intimo, il sabato e la domenica. Nel giro di una settimana mi ritrovo a casa dal negozio di abbigliamento perché mi viene spiegato che il contratto prevedeva un unico rinnovo e poi l'azienda avrebbe dovuto decidere di assumermi a tempo indeterminato, cosa che però a loro costava troppo. Nello stesso tempo, al negozio di intimo rientra la ragazza a casa per maternità, quindi disperazione. Mi ritrovo con un affitto bollette da pagare etc... e senza un lavoro. Ricevo in quel periodo una email che mi propone di esibirmi in cam. Premetto che non avevo mai usato internet, chattato etc... Decido di iscrivermi e provare.

Com'è stato l'inizio?
Ovviamente non è stato facile, perché nonostante quello che si possa pensare sono sempre stata una ragazza con una sessualità tradizionale. Quindi timore, vergogna, senso del pudore erano radicati in me. Ma ripeto, in quel momento non vedevo altra alternativa.

Ha scritto: «Mi desideri? Allora rincorrimi così godrai della sensazione di potermi avere, ma sappi sin dall'inizio che non mi avrai mai…". Pensa di esercitare del potere sulle persone?
No assolutamente, credo di non esercitare nessun tipo di potere sulle persone. Il meccanismo che si innesca è qualcosa che va oltre al "potere". È un gioco fatto di complicità e seduzione. Se gli utenti ritornano non è perché è la presenza di Helen che viene meno, ma la volontà di ritornare a evadere dal quotidiano.

Allora come possiamo definirlo?
Lo definirei un rapporto paritario. Chi viene sa cosa cerca e non ne fa mistero.

Lo stesso avviene per chi cerca prostitute
C'è la persona che ha voglia di parlare quanto quella che ha voglia di vivere una fantasia. Con la differenza che nel virtuale non c'è alcun contatto fisico e che le cam girl non sono prostitute. Sono semplicemente ragazze che vendono la propria immagine. Non rapporti sessuali, anche perché moltissime persone, vengono solo per parlare, per confrontarsi, senza ricercare nemmeno un accavallamento di gambe.

Lei pensa che tutto sommato usare la webcam e non mostrarsi sia anche un modo per pulirsi la coscienza?
È stato scritto da qualche giornalista ma ovviamente non hanno compreso del tutto il fenomeno. Nel mio libro "Diario di una camgirl" esprimo senza alcun timore, mettendomi a nudo chi sono e da dove vengo. La decisione di non mostrare il volto è determinata solo dal fatto che voglia mantenere la mia privacy. Non mi pento di ciò che faccio. La mia coscienza non ha bisogno di essere ripulita perché sono pienamente in pace con me stessa. Possono dire lo stesso tutte le persone che mi criticano?

Può spiegarsi meglio?
Credo che per pulirsi la coscienza bisogna pentirsi di ciò che si è di ciò che si fa. Ragionando su questi termini posso rimarcare il concetto dicendo che non mi vergogno di ciò che sono. Ci sono persone che tradiscono le proprie mogli o compagne e la notte prima di addormentarsi danno loro il bacio di Giuda. tempo fa parlavo in chat con un famoso presentatore televisivo il quale mi ha detto: "Voi camgirl siete delle verginelle rispetto a ciò che avviene nel mondo dello spettacolo". Credo che questo dica molto. Trovo sia più facile puntare il dito su chi esce allo scoperto rispetto a chi invece lavora nel sotto bosco, in qualunque settore operi ovviamente.

E invece come vive i suoi rapporti privati?
Come tutte le ragazze della mia età. Non è cambiato il mio stile di vita e il rapporto con gli altri.

Ma qualcuno della sua famiglia, amici, partner sa di questa attività?
Come ho raccontato nel mio libro me ne sono andata di casa da tre anni e non ho mantenuto grandi rapporti con la mia famiglia. L'unica persona che sa di questo mio lavoro è il mio ragazzo.

E cosa ne pensa?
All'inzio quando gli avevo comunicato di aver ricevuto questa email non era per nulla d'accordo che mi addentrassi in questo mondo. Ma non mi ha ostacolato dandomi massima libertà di scelta. La gelosia non fa parte del suo dna perché comunque non gli ho mai dato motivo per essere geloso. Si fida ciecamente di me ed io di lui. Sa che per me è un lavoro quindi non mi ha mai fatto pesare questa mia scelta. Sul sito in cui lavoro i rapporti sono solo virtuali e gli incontri sono vietati dal regolamento.

Come funziona su quel sito?
Gli utenti comprano crediti tramite carta di credito e poi li spendono all'interno del circuito. Le camgirl iscritte sono 4mila, gli utenti totali più di 300mila.

Immagino che non voglia parlare di soldi (anche se la casa editrice fa sapere: «Ogni minuto di collegamento costa all'utente 3 euro. Helen incassa il 45%»). Forse mi può dire che tenore di vita ci si può permettere con questo lavoro?
Detto sinceramente il sito e i guadagni mi permettono di vivere dignitosamente, senza arrivare a fine mese con l'acqua alla gola.

Niente sfizi e beni di lusso?
Con il primo pagamento che ho ricevuto mi sono fatta le meches ai capelli. Non mi sono certo comprata la Ferrari!

Nel libro ha scritto che ha incontrato persone di tutte le professioni.
In cam ho conosciuto persone appartenenti a qualunque genere di categoria: operai, avvocati, architetti, imbianchini, portieri d'albergo, imprenditori, studenti, direttori di banca, commercialisti, sindacalisti, politici, attori,cantanti, calciatori di serie a, famosi presentatori televisivi. Una miriade di gente. Lo dico ovviamente non perché sono una visionaria perché spesso mi si chiede: "ma come fai a sapere chi è questo o quello?". Semplicemente perché alla fine il loro desiderio è quello di farsi vedere in cam. Nel mio libro ho parlato di diversi episodi e dei rapporti che ancora oggi mantengo con diversi personaggi famosi, che in alcuni momenti mi hanno aiutato e mi sono stati vicino. Ci sentiamo ancora oggi al cellulare.

Che idea si è fatta delle persone che cercano il contatto che offre? Che cercano semplicemente un'evasione come accennava prima?
Non mi permetterei mai di giudicare nessuno perchè penso che ognuno è libero di vivere la propria sessualità come meglio preferisce. Chi si avvicina alle videochat per adulti lo fa per diversi motivi: chi per solitudine, chi per passare il pomeriggio, chi per evasione, chi per vivere un'esperienza nuova, chi per abbatter i propri tabù, chi per confrontarsi, chi per parlare semplicemente. Sono persone normalissime, può essere il vicino di casa.

Ci sono richieste che non accetterebbe mai, e se sì, per quale motivo?
Di richieste ne ho avute tante, ma ciò che non accetterei mai e che ho sempre rifiutato, sono gli incontri a pagamento: notti di sesso per cifre da capogiro. Ci sono stati molti vip che dopo essersi fatti vedere in cam, mi hanno fatto questo genere di proposta, per la serie: "se non sei una stupida ci devi stare". Ma non svendo i miei sentimenti.

A proposito delle esibizioni?
Si ci sono richieste che non soddisfo: pissing e cose del genere. Sono tradizionalista anche nell'esibizione.

Ha mai pensato a quando smetterà di fare questo lavoro e a cosa farà?
Sì ci ho pensato e sono cosciente del fatto che questa parentesi della mia vita non sarà eterna. Ho avuto la fortuna di pubblicare questo libro: "Diario di una webcamgirl" edito da Mursia e spero di avere la possibilità domani di continuare a scrivere storie, forse diverse, ma che sarà sempre la mano di Helen a portare in superficie. Anche questa che mi si è aperta davanti è comunque una nuova sfida.

fonte:http://dilatua.libero.it/storie/bl7523.phtml

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