sabato 31 luglio 2010

Come avere un blog da 1000 visitatori al giorno?

Non è una guida, una spiegazione, un corso o un'affermazione. Niente del genere. È una domanda. Io ho un blog che reputo interessante (eh, è il mio! ^^), lo aggiorno regolarmente e ho un bel po' di visite giornaliere. Però poi vado sui blog degli altri, che magari sono bruttissimi e parlano solo di puttanate, e vedo che hanno più accessi di me.

E allora mi chiedo dove sta il trucco? O meglio, dove sbaglio io? Se il mio blog è tanto bello, perché non ho frotte di visitatori pronte a tornare a trovarmi tutti i giorni per leggere quanto sono bravo e quanto ingiusto sia stato nei miei confronti il vile mondo dell'editoria? (Nota per i nuovi arrivati: sto scherzando. Anzi no, non scherzo affatto, ma è ormai consuetudine che tutti credano che lo faccia).

Insomma, che straminchia devo fare per aumentare gli accessi al blog a un livello tale da campare di banner e libri auto-venduti in print on demand o addirittura attirare l'interesse di un editore vero che mi pubblichi pensando: questo qui scrivd che fa proprio pena, ma visto che alla gente piace...

Ok, forse non così tanto, non esageriamo. Facciamo però almeno mille? Mille impiegati annoiati, studenti nullafacenti e casalinghe stanche che clikkino sulle mie paginette una volta al giorno, dandomi l'inebriante illusione di essere uno scrittore figo che tutti vogliono leggere e che magari - se ce ne fosse uno - si accatterebbero pure il libro.

Vabbe', più che una guida (visto che come dicevo non lo so nemmeno io) metterò giù una lista di idee per raggiungere 1000 visitatori al giorno sul proprio blog.

- Andare a spammare in qualche posto molto affollato. Ok, questo lo faccio sempre, ma non è detto che poi gli spammati siano ben disposti nei nostri confronti e a dirla tutta al momento sono un po' a corto di fantasia... qualche idea?

- Sfruttare la popolarità degli altri blogger. Fino a poco fa non avevo un elenco di link, ma l'ho appena aggiunto pensando proprio a questo scopo: fingere interesse e amicizia per blogger più conosciuti di me, nella speranza che mi linkino. E non avete idea di che gran rottura di palle sia leggersi i blog degli altri... ^^

- Usare gli aggregatori. Piuttosto buoni sono fuffaggregator, Oknotizie e Fai Notizia, mentre ne uso molti altri che però porteranno un click al mese. In realtà i migliori sono quelli a tema informatico, linux e cose del genere tipo Ziobudda e Technotizie (adesso ci stava una battutaccia, ma visto che poi mi leggono è meglio di no ^^), ma spesso lì chissà perché un blog sulla scrittura è considerato off-topic e finisce che mi segano il post senza pietà. Sono sicuro che esista anche qualche altro aggregatore altrettanto ben frequentato, solo che non lo trovo. Consigli?

- Usare i comunicati stampa. Su Internet è pieno di siti che consentono l'invio gratuito di comunicati. Il problema è che a scrivere un comunicato ci si mette di più che a scrivere tutto un post, e soprattutto per mandare un comunicato bisogna avere una notizia da dare. Tipo oggi sul suo blog Simone M. Navarra parla dei cavoli suoi non è una notizia molto interessante, temo. Poi di queste cose ho parlato già l'ultima volta... è che avevo scritto prima questo che poi ho lasciato in standby.

- Usare le parole chiave adatte. La ricerce di Google mi manda chi è interessato a libri e scrittori emergenti, ma noi sappiamo bene quali sono le parole più ricercate. Tanto per dirne una, una volta senza nemmeno volerlo in un post ho scritto la parola figona, e ancora oggi continuano ad arrivarmi visitatori in cerca di non so bene cosa.

- Fare una campagna pubblicitaria. Con Adwords potrei invitare chi cerca libri o cose analoghe a venirmi a trovare. Il problema è che pagare la pubblicità senza avere allo stesso tempo niente da vendere mi darebbe visibilità anche sul guinnes dei primati: come l'insersionista più coglione del mondo.

- Parlare di politica o cronaca o sesso. Come farlo senza diventare off topic? Potrei inventarmi che sto scrivendo un libro intitolato cronaca del sesso nella politica e parlarne in continuazione, ma poi il blog si popolerebbe di loschi figuri.

- Diventare uno scrittore famoso. Effettivamente i siti di autori già mediamente conosciuti sono frequentatissimi... e il bello è che per la maggior parte sono solo vetrine per vendere libri e che non contengono nient'altro. Certo, direte voi, a far così non c'è gusto. Sarà... eppure io mi accontenterei.

da Simone

visitate il suo blog http://simonenavarra.blogspot.com

1000 visite al giorno al proprio blog

artiamo da una provocazione interessante che ha fatto un pò di rumore in rete, l’articolo “Come avere un blog da 1000 visitatori al giorno?” di Simone Maria Navarra. Le idee per incrementare la visibilità sono che Simone riporta sono le seguenti:

- Usare i comunicati stampa
- Usare le parole chiave adatte
- Fare una campagna pubblicitaria
- Parlare di politica o cronaca o sesso
- Diventare uno scrittore famoso
- Andare a spammare in qualche posto molto affollato
- Sfruttare la popolarità degli altri blogger
- Usare gli aggregatori

Queste idee, interessanti, comprendono essenzialmente due tipologie di “turbo”: i supporti e i magheggi. Il primo tipo comprendere gli aggregatori e le parole chiave, la tecnica insomma di seguire regole di scrittura e diffusione dei propri testi per cercare la visibilità tra gli umani (aggregatori) e non (motori di ricerca - parole chiave). I magheggi sono invece lo spam e gli “argomenti caldi” che portano picchi di visite perchè notoriamente rumorosi. Il problema è però il seguente: quanto può durare?
A nostro avviso molto poco. le persone tendono a premiare nel lungo termine solo i blog che si presentano con un diverso approccio alla scrittura: contenuti di qualità ed assenza di espedienti. Veicolare su un aggregatore un proprio contenuto è legittimo e può essere uno spunto per una discussione più articolata, cosi come lo è la pratica di segnalare via mail a persone conosciute e interessate i nuovi post. Sembra molto meno apprezzata invece l’idea di spammare a destra e a manca o quella di riempire il blog di pubblicità segregando l’articoletto in una microcolonna a fondo pagina. Ancor perggio fanno quelli che copiano e incollano su propri siti gli articoli d’altri sfruttando la scarna legislazione che copre la rete.
La questione è però ancora aperta: come avere e mantenere 1000 visitatori? A nostro avviso perseguendo la link popularity con i contenuti: io scrivo un articolo interessante, tu lo apprezzi. Io ne scrivo un altro, tu vedi che scrivo bene e mi metti un link nel tuo blog. Se lo fanno 100 persone il mio blog comincia ad avere molte visite e la propagazione non può che essere virale. Qualità insomma, come chiave di tutto.

Questa lezione è valida anche per i siti internet e il posizionamento nei motori di ricerca, voi che ne dite?

fonte:http://www.boraso.com/news/1000-visite-al-giorno-al-proprio-blog-e-fra-sei-mesi.html

a riguardo rispondo ke ognuno ha i suoi metodi direi ke bisogna usare l'intelligenza ma nn basta anke la qualità deve essere usata

Come ricevere 10.000 visite uniche al giorno utilizzando la lista dei migliori 55 Social News Italiani

Avete scritto una guida, o un articolo che merita di essere visto da tante persone?

L’ultima volta che avete perso più di 3 ore per scrivere un manuale degno di un ingegnere informatico non ha avuto il giusto successo per mancanze di visite nel vostro sito o blog?

Da oggi grazie alla lista dei migliori 55 Social News Italiani, tutti potranno avere il giusto successo. Il funzionamento è semplicissimo e se utilizzate bene la lista, potenzialmente potrete ricevere più di 10.000 visite uniche in un giorno.

Vi basterà andare su uno o su tutti i Social News che vedete nella lista qui sotto, e segnalare il vostro articolo tramite gli appositi tasti. Per darvi un idea della potenza di questi servizi sociali, calcolate che più volte mi è capitato di stare in prima posizione nella Home Page di OKNOtizie, e solo lei mi ha mandato più di 6.000 visite in 24 ore, con punte di oltre 8.000 visite uniche. E’ ovvio che la news deve essere originale e accattivante, insomma deve essere una notizia che stimoli la curiosità dei lettori.

Ecco a voi la lista dei migliori 55 Social News Italiani:




1. OK Notizie
2. diggita
3. Wikio
4. Technotizie
5. fai notizia
6. fai informazione
7. SEOTRIBU
8. blinklist
9. reddit
10. FIUH.FIUH
11. bache.ca
12. TINCONTRO
13. Indice
14. Ti Linko
15. Pliggalo
16. RecenSito
17. eBookCentra
18. Notizie.SEOwebbs
19. IMLigg
20. PostaNotizie
21. Piiros
22. Squic
23. Vincipremi
24. ingenuus
25. Pligg
26. Comincialitalia
27. ideaturismo
28. segnaloitalia
29. easymash
30. YourPc
31. Xaiel
32. TXXB
33. BlogDrops
34. VideoCult
35. TuttoBlog
36. NotizieFlash
37. upnews
38. AISI
39. Opinionista
40. Miss mia cara miss
41. Carandiru
42. artdigg
43. Auto MArketing
44. Scalcio
45. rankalo
46. daiGas
47. 3210
48. planetnews
49. insonni
50. Blogevity
51. Me Lo Segno
52. ILDN
53. Travel in Blogs
54. Snaper
55. Digo

Si ringrazia il nostro lettore Filippo per la segnalazione.


fonte:http://www.geekissimo.com/2007/09/12/come-ricevere-10000-visite-uniche-al-giorno-utilizzando-la-lista-dei-migliori-55-social-news-italiani/

mercoledì 28 luglio 2010

Sempre più casalinghe e studentesse nude sul web per soldi


A cura di Emanuela Cerri e della D.ssa Federica Federico

Nel 2006 un'inchiesta del portale Studenti "Il mio corpo mi paga gli studi" denunciava un fenomeno che suscitò molto scalpore nell'opinione pubblica: da un sondaggio risultò che il 21% delle studentesse utilizzava il proprio corpo per mantenersi all'Università. All'interno di questa "voce" sono da annoverare tante categorie. Si va dalle cubiste, alle lap-dancer, dalle cam girl, alle massaggiatrici fino ad arrivare nei casi più estremi alle accompagnatrici, alle escort e quindi prostitute vere e proprie. Solo nel 3% dei casi quindi si poteva parlare di vero e proprio sesso a pagamento. In numeri assoluti si trattava di circa 75.000 ragazze che usavano il proprio corpo nei modi sopraindicati, a scopo di lucro e nella stessa inchiesta si possono anche leggere vere e proprie testimonianze.

cam_girl_1Ma torniamo ai giorni nostri, quattro anni dopo. Cosa è cambiato? Oggi è diventata convinzione comune: fare la cam girl vuol dire guadagnare bene facendo pochi sforzi. In effetti tutto ciò che serve è una web cam, una connessione internet e ...ovviamente il proprio corpo, più o meno svestito. Giovanissime, studentesse o lavoratrici precarie, che pur di sopravvivere e mantenersi fuori dalla famiglia scelgono la strada di vendere il proprio corpo. Non c'è neanche bisogno di mostrarsi in atteggiamenti troppo espliciti, a volte basta essere ammiccanti e maliziose e saper tenere sulla corda i clienti virtuali. Cominciare è facilissimo: basta iscriversi sugli appositi portali, mettere in vetrina qualche foto di presentazione e poi buttarsi nell'attività. Appena un cliente decide di contattare in privato la camgirl per lei scattano i guadagni.

Il "lavoro" può essere svolto direttamente a casa, e non c'è alcun coinvolgimento fisico. Tutto è virtuale, tutto accade tramite un pc e una webcam, volendo si può benissimo lavorare senza mai far vedere il prorprio volto. C'è chi, sull'onda del fenomeno si è pure inventato una professione nuova di zecca che probabilmente molti uomini vorrebbero svolgere. Su Girlpower abbiamo infatti intervistato Giuseppe Santo, professione trainer di webcam girl: ci racconta come si è letteralmente inventato la sua singolare attività, che punta ad ottimizzare il lavoro delle webcam girls.

A ribadire questi concetti, arricchendoli con la sua storia autobiografica e con un'ampia guida ricca di consigli, ci ha pensato una cam girl italiana, nome d'arte Helen, autrice di "Diario di una webcam girl". Helen è di Milano, ha 27 anni, e da quando ne aveva 22 fa la camgirl. Nel 2007 è arrivato per la prima volta nelle librerie il suo libro, recentemente ristampato. Nonostante siano passati tre anni, del resto, l'argomento non ha quindi perso di attualità.

Vediamo adesso l'aspetto legale della cosa analizzato dall'esperta Dott.ssa Federica Federico.
Le donne hanno una innata capacità di incantare, alcune ne fanno uso sin dall’adolescenza, altre la riservano all’intimità dei rapporti d’amore. Ma tutte intuiscono presto quanto il loro corpo possa affascinare. Non appena fiorisce una ragazzina ha già il potere di stregare un uomo. E, senza rendersene pienamente conto, sceglie come esprimere ed usare la propria carica “sessuale”.Tale scelta si realizza attraverso decisioni quotidiane, comuni, se vogliamo banali; si sostanzia nell’immagine che ciascuna giovane offre di sé. In questo senso sono caratterizzanti il modo di vestire, di atteggiarsi, di approcciare all’altro sesso.
Tendenzialmente le ragazzine di oggi conoscono la seduzione, giocano molto con la sessualità ed amano dare una immagine “consumata” di se stesse. Tutto ciò dipende da una crescente tendenza alla svalutazione del sesso.

Secondo i dati forniti dal Centro di Ginecologia e Sessuologia del San Raffaele Resnati di Milano, tra i giovanissimi il 61% delle donne ed il 39% degli uomini rimpiange di avere avuto rapporti sessuali troppo presto ed in condizioni negative. Il presidente della SIGO, Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia, dichiara: "la conoscenza della salute riproduttiva è scarsa e i ragazzi non sempre possiedono gli strumenti per decidere quando avere il primo rapporto, quali sono le informazioni necessarie e soprattutto quali conseguenze e valori sono collegati alle esperienze sessuali".

camgirl-1In buona sostanza il sesso ha perso importanza, non è più momento d’amore a cui si arriva nella costruzione di un sentimento. È un fatto che si fa perché rientra nella normalità, è una cosa che fanno tutti, è un esperienza corporale e non necessariamente emotiva. Insomma è più un atto che non una azione sentimentale. È questo lo sfondo socio-cultuale su cui si colloca il fenomeno, diffuso e preoccupante, delle camgirl. È ammissibile consentire a ragazzine più o meno giovani di svendere il proprio corpo in rete?

Certamente il sesso ha trovato in internet una florida piattaforma di diffusione. In questo caso specifico il fruitore è quell’uomo che riesce a soddisfare la sua libido senza il rapporto corporale, ma semplicemente ordinando dei comportamenti ed assistendo alla loro realizzazione in video.
Per approcciare al fenomeno in punto di diritto, è indispensabile rispondere alla seguente domanda: siamo dinnanzi a pornografia o a prostituzione? Prima della pronuncia della Cassazione (sentenza n°228692 dell’aprile 2004) qualcuno tendeva ad inquadrare il fenomeno nella pornografia. Chi aderiva a questa soluzione considerava come centrale il fatto che il fruitore del servizio guardava l’atto sessuale attraverso lo schermo. In questo senso, se normalmente la pornografia segue tre passaggi: produttore - distributore ed, in ultimo, fruitore, l’uso di internet non avrebbe fatto altro che accorciare tale catena eliminando il passaggio attraverso il distributore. Insomma la ragazza spogliandosi fa un video porno che viaggia in tempo reale grazie alla rete. E per parte sua il consumatore guardando lo schermo fruisce della visione esattamente come se guardasse un qualunque film pornografico.

Questa soluzione, però, non considerava debitamente una cosa: vero è che il fruitore di fatto guarda un video, ma non è trascurabile la fattiva interazione tra colui che guarda e colei che agisce. Il cliente della camgirl, infatti, le chiede delle prestazioni, quindi, interagisce con la ragazza. Se c’è interazione, c’è prostituzione. Laddove la prostituzione è da intendersi come quell’ampio complesso di azioni compiute da una donna, dietro corresponsione di una somma di danaro, in favore d’un uomo e per il soddisfacimento della libido di quest’ultimo. La Cassazione ha statuito che le prestazioni sessuali con interazione a mezzo web incarnano la fattispecie della prostituzione. E incorrono nel reato di sfruttamento della prostituzione tutti coloro che abbiano reclutato le ragazze o rendano possibili i collegamenti in rete. In questo senso si potrebbe rintracciare una responsabilità anche dei gestori dei siti, che certo godono di discreti guadagni. Ma le più professionalizzate prestazioni delle camgirl, pur avvenendo in Italia ed essendo acquistate da un pubblico nostrano, spesso rimbalzano attraverso siti esteri

fonte:http://www.pianetadonna.it/societa/news/sesso-giovani-casalinghe-fenomeno-camgirl.html

Morgana, professione cam girl stella votostella votostella votostella votostella voto Laureata, 25 anni, in arte 'Persephone': ''N

Morgana camgirl non ha nessun problema col ragazzo anzi ammette che il ragazzo è orgoglioso di poterla avere solo lui.

Porno 2.0. Così si diventa una webcam girl





Cercasi intrattenitrici virtuali, disposte a spogliarsi in video chat o per hotline: fisso 1400, ottime provvigioni, presso nostro ufficio, vostro. Tel +393eccetera.

Scritto da Giulia Mietta
Pubblicato il 21 dic 2009

Questo annuncio, apparso qualche giorno fa nella sezione “lavoro – offerte” del quotidiano più venduto a Genova, non deve essere passato inosservato: quando, dopo decine di chiamate a vuoto, qualcuno ha tirato su la cornetta, la risposta è stata «mi dispiace, ma lo scouting è stato quasi ultimato».
Forse non esattamente la verità e –- in realtà –- alla voce maschile che mi ha fornito poche e scarne spiegazioni sul tipo di professionalità richiesta, non sono piaciute troppo le domande sul significato di “provvigioni” e di “nostro ufficio”. Oppure è proprio vero: centinaia di ragazze (e ormai non più ragazze) avevano già risposto a quell’annuncio, sicuramente più consapevoli rispetto alla sottoscritta di quello che c’era dietro.

IL FANTASTICO MONDO DELLE CAM GIRL - Dicono che siano la crisi economica, la volontà di pagarsi gli studi, la necessità di arrotondare stipendi sempre più inadeguati, il miraggio di soldi facili, a portare un numero strabiliante di persone a vendere la loro immagine (e non solo quella) a una webcam. In Italia esistono migliaia di account su siti come inkontri.com, studiohotline.com, sessoeragazzeinvendita.com o l’ormai celeberrimo ragazzeinvendita.com (riv, per gli habitué).
Ma cosa significa essere una cam girl? Significa essere maggiorenne (o per lo meno dichiararlo) e ricevere virtualmente la visita di persone in cerca di un rapporto sessuale virtuale o semplicemente di chiacchiere. Ma, soprattutto, essere pagata per queste visite in base ai minuti di permanenza dell’utente nella “stanza”. Ogni modella si sceglie una tariffa che non dovrà essere troppo bassa, visto che una percentuale finisce al gestore del sito. Non solo spettacolini hard e telefonate bollenti: la cam girl può mettere in vendita anche fotografie personali, contatti Facebook o Msn, numeri di cellulari e biancheria intima usata.
Tutto ha un prezzo. In crediti. Più la cam girl riesce a tenere a freno l’utente, più guadagna. Il tutto comodamente dalle quattro mura di una cameretta o di una casa dello studente. Bazzicando alcune chat sull’argomento, è facile scoprire che il guadagno può essere veramente cospicuo: fino a 2000 euro al mese per una permanenza in chat di 4 o 5 ore al giorno.

I CONTI DELLA SERVA - Su ragazzeinvendita.com esistono almeno 31 “profili” genovesi, ovvero di ragazze che dichiarano di abitare a Genova. L’età media non è bassa: 32 anni. Sintomo che, nella nostra città, le cam girl non lo fanno soltanto per pagarsi i libri dell’università o l’aperitivo del venerdì, ma anche per far quadrare i conti di famiglia. E allora il claim del sito in questione suona meno ridicolo: “Ciao, sei stanca di lavorare tutto il giorno e guadagnare una miseria? Se la tua risposta è si (sic) sei nel posto giusto”.
Ci rifletto su due secondi, lancio un’occhiata al link per giuliashy, una ventiquattrenne bolognese senza volto ma con un fondoschiena davvero artistico, e faccio finta, più o meno, di essere interessata. Continuando a leggere scopro che potrò “guadagnare divertendomi fino a 5000 euro al mese”, “il tutto mantenendo la mia privacy” e “potrò inoltre trovare tante amiche e amici che condividono la mia stessa passione per la trasgressione”. Pronta a iniziare il mio nuovo “remunerativo e divertente” lavoro, spulcio le percentuali che mi spetteranno sulle – si può dire? – future prestazioni: si passa dal 50% di webcam e spycam (al minuto), al 35% per la vendita del numero di cellulare, di video e foto privati, per lo spettacolo prima fila. Msn, mail o messaggi valgono il 30%, come il racconto erotico. Si torna al 35% per il rivphone e al 50% per vendere biancheria usata. Facciamo i conti della serva: mi faccio spiare per un’ora a 2 euro al minuto e mi metto in tasca 60 euro. Poi vendo un paio di collant a dieci euro e me tengo 5. Posso rivendere il video realizzato e intascare altri 30 euro circa. Tutto netto. Fantastico. Come da contratto, dicono.

PERFORMANCE DA ARTISTA - Scaricabile facilmente dal sito di riv, in formato pdf, in realtà non fa mai diretto riferimento alla retribuzione. Ma ripete per un centinaio di righe, in tutte le salse possibili, che qualsiasi “performance” da me prestata sarà di proprietà della società che gestisce il portale (una dotcom con sede nel Delaware, Stati Uniti), e che potrà essere riutilizzata a loro piacimento per scopi pubblicitari e che “rinuncio a qualsivoglia mio diritto morale”. Che a loro spetteranno anche i diritti d’autore dell’artista (sì, le webcam girl hanno un contratto simile a quello di collaborazione occasionale nel campo dello spettacolo). E che garantisco di essere maggiorenne (certo, come no?) e che le mie performance non supereranno lo standard di oscenità. Di soldi non se ne parla.
Tornando sulle chat dedicate al tema, scopro che ragazzeinvendita (e altri siti simili), di solito, pagano attraverso bonifico su conto corrente o su sistemi come paypal. In genere lo fanno regolarmente. Ma sono moltissimi i casi in cui “ex-ragazze in vendita” lamentano pagamenti mai avvenuti, crediti extra risucchiati dalle tasche dei clienti a loro insaputa, difficoltà nel mettersi in contatto con webmaster e gestori dell’azienda. Insomma, lavoro “remunerativo e divertente”, ma la truffa è dietro l’angolo. Ultimo dubbio: qualora il pagamento avvenisse regolarmente, trattandosi di un guadagno derivato da attività lavorativa, non bisognerebbe pagare delle tasse? Dall’Agenzia delle Entrate spiegano che, per quanto riguarda i conto correnti delle modelle, hanno le mani legate. Andare a fondo nella questione necessiterebbe di una serie di controlli incrociati troppo capillari e invasivi. Insomma, un territorio pressoché inesplorato dal fisco.

SFRUTTAMENTO SÌ O NO? - E dalla legge. Visto che c’è qualcuno che si appropria di una cospicua percentuale del mio guadagno, mi chiedo: non sarà mica il caso di parlare di sfruttamento della prostituzione? La giurisprudenza chiarisce che “prostituzione significa commercio di prestazioni sessuali” (sezione III, sentenza numero 3815 del 19 marzo1980) e precisa che “compiono atti di prostituzione le ballerine di un locale che si intrattengono nei camerini dello stesso compiendo atti che hanno natura di prestazioni sessuali quali lo spogliarsi, il ballare nude, il toccare il proprio corpo nudo all’altezza del seno, dei glutei, delle gambe, l’avvicinarsi a pochi centimetri dal cliente, con i clienti che hanno previamente pagato una somma di denaro” (tribunale di Monza, 5 dicembre 2006).
Il recente disegno di legge Carfagna, inoltre, prevedeva che “chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico, esercita la prostituzione ovvero invita ad avvalersene è punito con l’arresto da cinque a quindici giorni e con l’ammenda da duecento a tremila euro”. Resta da chiarire è se un portale internet sia un “luogo pubblico”. Naturalmente mettere in mostra il proprio corpo o chiacchierare di sesso con qualcuno non equivale a esercitare la prostituzione. Ma qui entra in gioco quel “provvigioni” che compariva sull’annuncio del quotidiano, come su svariati siti di incontri on line. Le mie conclusioni? Per ora meglio lasciar perdere i 1400 euro facili. Meglio fare la baby sitter, la gelataia o la giornalista. Ma se davvero ci tenete a diventare ragazzeinvendita, a questo punto, mettetevi in proprio.

scritto da giulia mietta

fonte:http://genovapost.it/2009/12/21/porno-2-0-cosi-si-diventa-una-webcam-girl/comment-page-1/#comment-459

L'INCUBO DI OGNI CAMGIRL CASALINGA : Sapete quando avete la sensazione di essere osservati? questo video fa al caso vostro hehe



GLI ALTRI VIDEO SONO SULLA SEZIONE (VIDEO CAMGIRL GRATIS) a sinistra

martedì 20 luglio 2010

Laura la cam girl


Marco: “prima di tutto Ciao Laura e grazie di esserti prestata per l’intervista”

Laura: “Grazie a te Marco, mi fa sempre piacere parlare del mio lavoro, e spero che con questa intervista possa diventare ancora più famosa (ride)”

M: “Quando hai iniziato a esibirti in webcam?”

L: “Era l’estate del 2003, avevo finito gli esami all’università e volevo andare in vacanza, ma non avevo un soldo, così mi sono guardata in giro, e su internet, ho visto delle ragazze, che si facevano pagare per farsi vedere in webcam, così ho deciso anche io di iniziare…..quasi per gioco”.

M: “Caspita quindi sono 5 anni che fai questo lavoro?”

L: “si sono 5 anni, in realtà nell’ultimo anno e mezzo, dopo la laurea, ho trovato un lavoro fisso, e quindi non ho più tanto tempo per stare davanti al computer, però diciamo che ancora un’ora al giorno di media, mi esibisco”

M: “Raccontaci il tuo inizio?”

L: “Come ti dicevo, ho iniziato quasi per gioco, non conoscevo nulla, di questo mercato, e mi sono presa anche io le mie belle fregature!!”

M: “Fregature? com’è possibile?”

L: “all’inizio, come ti raccontavo, mi collegavo a una chat per soli uomini, e per chi era disposto, proponevo uno show privato in messenger…..non sai quante fregature; gente che non pagava, gente che trattava sul prezzo, gente che pretendeva di incontrarmi anche nella vita reale….insomma un disastro, è per questo che dopo un mese ho cambiato strategia”

M: “spiegati meglio”

L: “Ora mi sono iscritta a un sito, molto famoso in Italia, chi mi vuole contattare, deve passare per forza dal sito, e poi il sito mi versa il 50% del guadagno; semplice no?? così mi evito tutte le seccature!!”

M: “Laura raccontaci il tuo spettacolo tipo”

L: “Marco, lo sai bene che non esiste spettacolo tipo (ride) ho clienti che mi chiedono di ballare, altri che mi vogliono vestita in un certo modo, altri che vogliono vedere mentre mi masturbo addirittura ho clienti che si collegano solo per fare una chiacchierata….”

M: “raccontami allora del tuo cliente tipo?”

L: “I miei clienti sono piuttosto eterogenei, si va dal signore distinto di 60 anni, al giovane di 20, non esiste il cliente tipo….”

M: “Come fidelizzi il cliente?”

F: “Ho studiato marketing all’università….a parte gli scherzi, sono sempre me stessa in tutti gli spettacoli che faccio, se piaccio bene, altrimenti la prossima volta andranno a vedersi un’altra ragazza, non me ne faccio un cruccio”

M:”Quanti spettacoli fai al giorno”

L: “Adesso pochi come ti dicevo, di media, passo un’ora al giorno davanti al computer, ma fino a due anni fa ci stavo anche 4 ore, e diciamo, se sei un pò conosciuta, in quattro ore puoi fare tranquillamente 30 spettacoli.”

M: “Scusa la domanda indiscreta, ma quanto prendi a spettacolo?”

L: “Non fare finta di non saperlo !! (ride) mi pagano a minuti, sulla piattaforma dove sono adesso posso decidere quanto prendere al minuto, di media mi faccio pagare 5€ al minuto, di cui la metà vanno a me e l’altra al sito”

M: “5€ al minuto per trenta spettacoli, insomma guadagni bene?”

L: “Ormai non mi serve più lavorare per 4 ore al giorno, perchè ho un altro reddito, ma sicuramente è il lavoro più remunerativo per il rapporto, ore lavorate / Soldi guadagnati, sono arrivata anche a guadagnare 3000 € al mese”

M: “3000 €?? e ora?”

L: “Circa un migliaio di € al mese, però considerando che lavoro poco ormai sono sicuramente un’entrata interessante, mi permettono di mettere da parte, molti soldi per il futuro”

M: “Nella vita reale come sei?”

L: “Una ragazza normalissima, ho un fidanzato, delle amiche, una famiglia (che vive purtroppo a 1000 km di distanza)”

M: “Fidanzato?? e lui che dice?”

L: “quando ci siamo messi insieme io facevo già le esibizioni, all’inizio è stata dura dirglielo, poi lui ha capito, e ora è addirittura orgoglioso, che solo lui possa avermi, mentre gli altri mi possono vedere solo attraverso un PC”

M: “e la tua famiglia??”

L: “Loro non sanno nulla. Figurati, a mio padre verrebbe un infarto, sono gente semplice, del Sud italia, non credo che approverebbero; e poi in questo modo, non ho mai pesato sulle loro tasche e mi sono sempre mantenuta da sola”


M: “Consiglieresti a una amica di esibirsi”

L: “Certo, però la metterei subito in guardia sui disguidi che possono incorrere essendo una webcam girl “freelance” le spiegherei come funziona e la farei iscrivere a una piattaforma per la gestione del cliente proprio come ho fatto io”

M: “il consiglio che le daresti?”

L: “Sii te stessa, e divertiti in quello che fai!”

M: “Grazie Laura per il tempo che mi hai concesso, e vienici a trovare su amichette.com”

L: “Grazie a te Marco, un bacio a tutti i tuoi utenti, non mancherò di venirti a trovare, e mi raccomando fammi un pò di pubblicità!!”

venerdì 16 luglio 2010

La storia di dafne la camgirl


“Anche se sono una cam-girl, vendo la mia immagine, non me stessa”. (Intervista esclusiva)

Posted on 11. Mar, 2010 by Gio in Lifestyle, interviste esclusive, sesso

a cura di Giovanna Gallo

Non l’ho mai vista in faccia e non conosco il suo vero nome. Ha più o meno la mia età, si definisce una ragazza normale, un’amica fidata, una che non si fa sfuggire nessuna occasione. Potresti essere tu, potrebbe essere una tua conoscente: potrebbe essere chiunque.

Dafne è il nome che usa sul suo blog, Diario Privato, un sito in cui racconta di sè, del sesso, del mondo, con un occhio al marketing: una finestra è sempre aperta sul live-show a disposizione, grazie alla web-cam.

Dafne è una web-cam girl: accende il computer, indossa un completino sexy e poi lo toglie. Non sempre però: alcuni dei suoi contatti le chiedono di non spogliarsi. Nell’intervista che mi ha concesso, mi dirà che è questa la richiesta più strana che si è sentita fare.

Non è sesso, solo voyeurismo da parte di chi la guarda ed esibizionismo da parte sua. Ci tiene a dire: “Non mi vendo, solo la mia immagine è esposta“. La provoco, le chiedo perché non è andata a fare la commessa. Lo ha fatto, mi dirà, come un sacco di altre cose. Poi ha deciso che non valeva la pena sprecare tempo guadagnando poco, per non sacrificare l’università.

Dafne è una studentessa, ha un fidanzato, dei genitori. La sera accende il pc, indossa un completino sexy e poi lo toglie. Non sempre però: a volte qualcuno vuole solo parlare. E lei ritorna ad essere l’amica fidata, la ragazza qualunque.

- Dafne, raccontaci chi sei senza svelarci la tua identità.

* Mi verrebbe da dire che sono una ragazza come tante, una tranquilla studentessa universitaria, un’amica sincera. Come tutte le ragazze della mia età mi piace uscire con gli amici, divertirmi, viaggiare. Ma ho una marcia in più, ho voglia di fare e di scoprire, di cambiare e crescere. E per questo non mi faccio sfuggire niente, si vive una volta sola no? Carpe diem!

-Quando hai iniziato a fare questo lavoro, come e perchè?

* Ho iniziato circa due anni fa, ho scoperto chi era una webcam girl per caso, in rete. Già da tempo cercavo un lavoretto che non mi portasse via troppo tempo per non distrarmi dallo studio, così ho deciso di provarci, sembrava che si guadagnasse bene e che fosse divertente.

-La critica automatica nei confronti di chi decide di arrotondare spogliandosi in cam è: “Ma non poteva andare a fare la commessa come le altre?”. Domanda un po’ provocatoria: ma non potevi lanciarti su un altro part-time?

* La risposta automatica è: “Carissimi, avete la più vaga idea di quanto sia la paga oraria di una commessa? Esattamente quanto 5 minuti di cam”. Ho provato tutti i lavori che una studentessa possa fare, cameriera, babysitter, commessa, hostess, anche per parecchi anni. Risultato: poco tempo per studiare e guadagno minimo. Mi sono guardata intorno e ho deciso che era ora di cambiare le cose.

-Se tua mamma sapesse che ti spogli in cam ti direbbe..

* Non lo saprà mai.

-Hai un fidanzato?

* Sì, da qualche anno.

Il tuo fidanzato sa del tuo lavoro alternativo? Come vivi il sesso, considerato che per te è un lavoro?

* Innanzi tutto il sesso non è il mio lavoro, io mi mostro in cam, spesso mi spoglio, a volte si va oltre. Ma sono sempre da sola, il sesso è un’altra cosa. Io vendo la mia immagine, non me stessa. Certo il mio fidanzato lo sa, mi ha appoggiato fin dall’inizio, sa che recito solo una parte. E da quando sono una webcam girl devo dire che la nostra vita sessuale si è nettamente evoluta, sono più consapevole di me stessa e del mio corpo. Ormai dispenso consigli anti-monotonia quotidiana.

-Hai un blog erotico che sfocia nello chic, DiarioPrivato, in cui racconti le tue esperienze e fai anche un po’ di marketing per pubblicizzarti: ci racconti com’è organizzata la tua giornata di cam-girl?

* Il blog è nato grazie alla mia voglia di non accontentarmi mai, per esprimermi e raccontare tutto ciò che riguarda il mio mondo e il mondo dell’eros in generale ed è sempre in evoluzione. Tra poco infatti ne vedrete delle belle, sto lavorando ad un progetto interessante anzi, stuzzicante! Non ho orari fissi, mi connetto quando non sono impegnata con l’università e in base alle richieste degli utenti, spesso la sera o nella pausa pranzo. Per fortuna non ho bisogno di ritocchi, un vestitino sexy o semplicemente una t-shirt e sono già davanti alla webcam.

-Raccontaci, nei limiti del narrabile, la richiesta più strana che ti sei sentita rivolgere: c’è qualcosa che ancora ti sconvolge?

* Ormai penso di averle viste tutte, ma tra le richieste più strane c’è sicuramente quella di non spogliarmi. E non sono rari gli utenti che vogliono confidarsi, lasciarsi andare, magari raccontarmi del matrimonio finito male o della fidanzata che non ne vuole sapere di trasgredire un po’. In fondo molte sono persone sole che hanno voglia di sfogarsi, e naturalmente anche di divertirsi.

-Tra tanti anni ripenserai a questa esperienza con.. (dammi tre termini che immagini possano rappresentare il tuo stato d’animo futuro)

* Ironia, nostalgia, soddisfazione.

-Cosa ne pensi degli uomini che ti contattano? Se fosse il tuo, come reagiresti?

* Non mi piace giudicare, i motivi che spingono queste persone a contattarmi sono le più svariate e io non sono certo lì per dire se fanno bene o male. Il mio non ha bisogno di contattarne un’altra, ne ha una in carne ed ossa a sua disposizione. Nel caso lo facesse, vorrei partecipare anche io, naturalmente..

-Spogliarti davanti alla cam è per te solo un lavoro o ti diverti ancora nel farlo?

* Dipende dalla persona che ho davanti, c’è chi ci sa fare e ti sa prendere e chi invece pensa solo al suo piacere.

-Quanto guadagni?

* Sicuramente non racimolo, guadagno bene e riesco pure a risparmiare. E ho detto tutto.

-Consiglieresti alle tue amiche questo lavoro? Se si, ci dici perché?

*

Ovviamente sì, si guadagna bene, ci si diverte, non si hanno né orari né costrizioni. Sono io che decido come, quando, quanto. Bisogna solo sapersi mettere in gioco e non prendersi troppo sul serio. Non tutte sarebbero in grado di farlo, non è solo una questione di esibizionismo come si pensa.

-Hai mai incontrato uno dei tuoi contatti?

* No. Non mi sfiora neanche l’idea.


fonte:http://blogposh.com/2010/03/11/intervista-web-cam-girl/

fenomeno diffuso "cam girl"

05 Maggio 2010
Nude sul web con la "cam girl": fenomeno diffuso, non solo tra le ragazzine

Milano Da "il mio corpo mi paga gli studi" a "webcam girl": così in quattro anni si è trasformato il fenomeno delle ragazze, ora donne, che utilizzavano il proprio corpo per per mantenersi agli studi. Nel 2006 un'inchiesta del portale Studenti "Il mio corpo mi paga gli studi" denunciava un fenomeno che suscitò scalpore nell'opinione pubblica: da un sondaggio risultò che il 21% delle studentesse utilizzava il proprio corpo per mantenersi all'Università: si trattava di circa 75.000 ragazze.

L'argomento è stato ripreso da Pianetadonna.it, punto di riferimento online per ormai più di 1.800.000 utenti unici, che ha condotto un'inchiesta per capire come si è evoluta la situazione. La novità è che fare la "cam girl" oggi non è più un fatto circoscritto alle ragazzine, ma è un "modus vivendi" anche di donne più adulte che vogliono guadagnare bene facendo pochi sforzi.

Pianetadonna.it ha quindi lanciato un sondaggio: "Tante casalinghe e studentesse nude sul web, cosa ne pensi?" al quale hanno partecipato in 1.613, di cui ben il 50% ha risposto che vorrebbe farlo per guadagnare bene con pochi sforzi. Il 22% dichiara che non lo farebbe mai, ma che non condanna chi lo fa, il 26% considera la cosa una forma di prostituzione, mentre il restante 1% dichiara tranquillamente di farlo o di averlo fatto in passato. Sull'onda del fenomeno, nasce anche una nuova professione: "webcam girl trainer" che punta ad ottimizzare il lavoro delle cam girl.

fonte:http://www.cittaoggiweb.it/notizie-in-rete/05-05-2010/Nude-sul-web-con-la-cam-girl-fenomeno-diffuso-non-solo-tra-le-ragazzine_29618.html

Prostitute o camgirl ? se lo kiedono in molti


Corpi che si muovono, nudi che si propongono: oggi la fabbrica del sesso gioca con la quarta parete.

Se continua ad essere presente e rilevante il fenomeno della prostituzione da strada, negli ultimi anni, la scena è stata dominata dall’emergere di nuovi fenomeni che oscillano nel limite tra prostituzione e gioco.Il mestiere più antico del mondo è presente in maniere più o meno mascherata agli occhi di coloro che si trovano a passare, durante le ore calde, in alcune zone delle metropoli. Può accadere di essere presi da una sensazione di schifo e di critica verso quelle giovani, spesso minorenni, che battono i marciapiedi. La rabbia dovrebbe essere indirizzata tutta verso chi quei corpi gli sfrutta.

Le italiane sono in numero sempre minore perché troppo costose”. Secondo la ricerca condotta dal Gruppo Abele, il 64% dei clienti preferisce le straniere

I dati della Caritas parlano di ingressi clandestini per sfruttamento sessuale di immigrate tra i diciannove e i venticinque mila. In testa le nigeriane, seguite dalle albanesi. Il loro sfruttamento avviene in modalità differenti. Mentre le prime sono consapevoli di quale lavoro dovranno svolgere una volta giunte in Italia e spesso a sfruttarle sono ex prostitute connazionale; le seconde arrivano con l’inganno e sono sottoposte a violente torture e ricatti.

La prostituzione da strada rimane l’espressione di un forte degrado sociale e di sfruttamento coatto.

Oggi però un nuovo fenomeno è presente nel nostro paese: le cam girl. Casalinghe, impiegate o più spesso studentesse, le cam girls sono donne che si spogliano ed agiscono davanti ad una web cam collegata a qualche cliente virtuale che paga per guardare. Ci sono numerosi siti, come “ragazzeinvendita”, in cui si può trovare una vetrina di giovani tra cui scegliere. Gli amministratori del sito tengono a sottolineare che non si tratta di prostituzione perché è severamente sconsigliato incontrare i clienti e nel modulo di adesione bisogna indicare anche l’età. Chi si spaccia per minorenne non è accettata.

E così tra un esame di giurisprudenza ed uno di lettere le universitarie, e non solo, invece che indossare la parannanza per servire ai tavoli si svestono per pagarsi gli studi.

Secondo la ricerca condotta dal portale StudentiMagazine, sono 75000 le studentesse che usano il proprio corpo per guadagnare di cui per il 3% dei casi si può parlare di vera prostituzione.

Tra le 75000 sono da considerare incluse anche categorie come le lapdancer. Sono esse che animano, con balli intorno ad un palo, le serate di molti uomini e la maggior parte delle volte le loro serate si limitano alle danze.

Nell’epoca del consumismo, il corpo diventa merce da vendere, ma anche oggetto di gratificazione. Seppure è vero, che si guadagna utilizzando il proprio corpo nudo, tuttavia è ravvisabile, soprattutto nel fenomeno delle cam girl, un male di diversa natura. Non bisogna andare in siti dedicati per imbattersi in situazioni sessuali virtuali. Social network utilizzati da giovanissimi sono spesso veicoli di tali fenomeni. C’è un desiderio di essere guardate, apprezzate nelle proprie nudità che farebbe arrossire Lolita. Se questo può anche far guadagnare i soldi per una ricarica del cellulare meglio, ma non è fondamentale.

Corpi quasi nudi sono quotidianamente trasmessi nelle televisioni e il sesso viene spesso delegittimato in virtù della libertà di agire.

Lo schermo del pc diviene la quarta parete tra attore e spettatore, ma è una quarta parete traballante.

Più casi di violenza sessuale sono da attribuirsi a preliminari virtuali.

La donna desidera essere desiderata come le protagoniste televisive. Apparire su un computer o essere al centro della scena durante uno spettacolo di lap dance o di table dance la fa sentire bella, importante e un po’ star.

Prostituta o cam girl, quel che conta è solo il corpo.

Se dietro al fenomeno della prostituzione da strada c’è ancora troppo di sfruttamento coatto e sarebbe auspicabile una rivisitazione della legge Merlin del ’59, dietro a fenomeni come quello web analizzato ci sono bisogni che spesso non sono il denaro.

Quello che hanno però in comune tutti questi fenomeni è la donna il cui corpo continua ad essere un oggetto e ancor più grave che spesso è ella stessa che lo vuole rendere tale.

di Federica Rondino

fonte:http://www.cultumedia.it/2010/02/prostituta-o-cam-girl/

LA STORIA DI HELEN


Helen, diario di una camgirl - Una ragazza di 24 anni trova una nuova identità e una nuova vita esibendosi online
31 ottobre 2007 - 17:00
Helen, diario di una camgirl


Una ragazza di 24 anni trova una nuova identità e una nuova vita esibendosi online



«Sì perché in fondo sono una debole, una ragazza come tante che ha finito col tempo con l'uccidere il suo passato e immergersi a modo proprio nel futuro. Dentro di me esisteva una distesa arida che ho fertilizzato come meglio credevo e oggi finalmente posso dirmi per la prima volta unica padrona e artefice del mio destino»: scrive Helen sul suo blog.

Ha 24 anni e vive a Milano: da due anni si è costruita una nuova vita si esibisce online su un sito molto conosciuto e sulle sue esperienze ha scritto un libro, Diario di una webcam girl (edito da Mursia), «autobiografico al 100%, tiene a precisare».

Come è iniziata?
Tutto è iniziato per gioco, o meglio, come spesso amo dire non per spirito di esibizionismo o virtù, ma per necessità. Lavoravo in un negozio di abbigliamento con contratto di 6 mesi in 6 mesi e contemporaneamente avevo trovato un'altra occupazione in un negozio di intimo, il sabato e la domenica. Nel giro di una settimana mi ritrovo a casa dal negozio di abbigliamento perché mi viene spiegato che il contratto prevedeva un unico rinnovo e poi l'azienda avrebbe dovuto decidere di assumermi a tempo indeterminato, cosa che però a loro costava troppo. Nello stesso tempo, al negozio di intimo rientra la ragazza a casa per maternità, quindi disperazione. Mi ritrovo con un affitto bollette da pagare etc... e senza un lavoro. Ricevo in quel periodo una email che mi propone di esibirmi in cam. Premetto che non avevo mai usato internet, chattato etc... Decido di iscrivermi e provare.

Com'è stato l'inizio?
Ovviamente non è stato facile, perché nonostante quello che si possa pensare sono sempre stata una ragazza con una sessualità tradizionale. Quindi timore, vergogna, senso del pudore erano radicati in me. Ma ripeto, in quel momento non vedevo altra alternativa.

Ha scritto: «Mi desideri? Allora rincorrimi così godrai della sensazione di potermi avere, ma sappi sin dall'inizio che non mi avrai mai…". Pensa di esercitare del potere sulle persone?
No assolutamente, credo di non esercitare nessun tipo di potere sulle persone. Il meccanismo che si innesca è qualcosa che va oltre al "potere". È un gioco fatto di complicità e seduzione. Se gli utenti ritornano non è perché è la presenza di Helen che viene meno, ma la volontà di ritornare a evadere dal quotidiano.

Allora come possiamo definirlo?
Lo definirei un rapporto paritario. Chi viene sa cosa cerca e non ne fa mistero.

Lo stesso avviene per chi cerca prostitute
C'è la persona che ha voglia di parlare quanto quella che ha voglia di vivere una fantasia. Con la differenza che nel virtuale non c'è alcun contatto fisico e che le cam girl non sono prostitute. Sono semplicemente ragazze che vendono la propria immagine. Non rapporti sessuali, anche perché moltissime persone, vengono solo per parlare, per confrontarsi, senza ricercare nemmeno un accavallamento di gambe.

Lei pensa che tutto sommato usare la webcam e non mostrarsi sia anche un modo per pulirsi la coscienza?
È stato scritto da qualche giornalista ma ovviamente non hanno compreso del tutto il fenomeno. Nel mio libro "Diario di una camgirl" esprimo senza alcun timore, mettendomi a nudo chi sono e da dove vengo. La decisione di non mostrare il volto è determinata solo dal fatto che voglia mantenere la mia privacy. Non mi pento di ciò che faccio. La mia coscienza non ha bisogno di essere ripulita perché sono pienamente in pace con me stessa. Possono dire lo stesso tutte le persone che mi criticano?

Può spiegarsi meglio?
Credo che per pulirsi la coscienza bisogna pentirsi di ciò che si è di ciò che si fa. Ragionando su questi termini posso rimarcare il concetto dicendo che non mi vergogno di ciò che sono. Ci sono persone che tradiscono le proprie mogli o compagne e la notte prima di addormentarsi danno loro il bacio di Giuda. tempo fa parlavo in chat con un famoso presentatore televisivo il quale mi ha detto: "Voi camgirl siete delle verginelle rispetto a ciò che avviene nel mondo dello spettacolo". Credo che questo dica molto. Trovo sia più facile puntare il dito su chi esce allo scoperto rispetto a chi invece lavora nel sotto bosco, in qualunque settore operi ovviamente.

E invece come vive i suoi rapporti privati?
Come tutte le ragazze della mia età. Non è cambiato il mio stile di vita e il rapporto con gli altri.

Ma qualcuno della sua famiglia, amici, partner sa di questa attività?
Come ho raccontato nel mio libro me ne sono andata di casa da tre anni e non ho mantenuto grandi rapporti con la mia famiglia. L'unica persona che sa di questo mio lavoro è il mio ragazzo.

E cosa ne pensa?
All'inzio quando gli avevo comunicato di aver ricevuto questa email non era per nulla d'accordo che mi addentrassi in questo mondo. Ma non mi ha ostacolato dandomi massima libertà di scelta. La gelosia non fa parte del suo dna perché comunque non gli ho mai dato motivo per essere geloso. Si fida ciecamente di me ed io di lui. Sa che per me è un lavoro quindi non mi ha mai fatto pesare questa mia scelta. Sul sito in cui lavoro i rapporti sono solo virtuali e gli incontri sono vietati dal regolamento.

Come funziona su quel sito?
Gli utenti comprano crediti tramite carta di credito e poi li spendono all'interno del circuito. Le camgirl iscritte sono 4mila, gli utenti totali più di 300mila.

Immagino che non voglia parlare di soldi (anche se la casa editrice fa sapere: «Ogni minuto di collegamento costa all'utente 3 euro. Helen incassa il 45%»). Forse mi può dire che tenore di vita ci si può permettere con questo lavoro?
Detto sinceramente il sito e i guadagni mi permettono di vivere dignitosamente, senza arrivare a fine mese con l'acqua alla gola.

Niente sfizi e beni di lusso?
Con il primo pagamento che ho ricevuto mi sono fatta le meches ai capelli. Non mi sono certo comprata la Ferrari!

Nel libro ha scritto che ha incontrato persone di tutte le professioni.
In cam ho conosciuto persone appartenenti a qualunque genere di categoria: operai, avvocati, architetti, imbianchini, portieri d'albergo, imprenditori, studenti, direttori di banca, commercialisti, sindacalisti, politici, attori,cantanti, calciatori di serie a, famosi presentatori televisivi. Una miriade di gente. Lo dico ovviamente non perché sono una visionaria perché spesso mi si chiede: "ma come fai a sapere chi è questo o quello?". Semplicemente perché alla fine il loro desiderio è quello di farsi vedere in cam. Nel mio libro ho parlato di diversi episodi e dei rapporti che ancora oggi mantengo con diversi personaggi famosi, che in alcuni momenti mi hanno aiutato e mi sono stati vicino. Ci sentiamo ancora oggi al cellulare.

Che idea si è fatta delle persone che cercano il contatto che offre? Che cercano semplicemente un'evasione come accennava prima?
Non mi permetterei mai di giudicare nessuno perchè penso che ognuno è libero di vivere la propria sessualità come meglio preferisce. Chi si avvicina alle videochat per adulti lo fa per diversi motivi: chi per solitudine, chi per passare il pomeriggio, chi per evasione, chi per vivere un'esperienza nuova, chi per abbatter i propri tabù, chi per confrontarsi, chi per parlare semplicemente. Sono persone normalissime, può essere il vicino di casa.

Ci sono richieste che non accetterebbe mai, e se sì, per quale motivo?
Di richieste ne ho avute tante, ma ciò che non accetterei mai e che ho sempre rifiutato, sono gli incontri a pagamento: notti di sesso per cifre da capogiro. Ci sono stati molti vip che dopo essersi fatti vedere in cam, mi hanno fatto questo genere di proposta, per la serie: "se non sei una stupida ci devi stare". Ma non svendo i miei sentimenti.

A proposito delle esibizioni?
Si ci sono richieste che non soddisfo: pissing e cose del genere. Sono tradizionalista anche nell'esibizione.

Ha mai pensato a quando smetterà di fare questo lavoro e a cosa farà?
Sì ci ho pensato e sono cosciente del fatto che questa parentesi della mia vita non sarà eterna. Ho avuto la fortuna di pubblicare questo libro: "Diario di una webcamgirl" edito da Mursia e spero di avere la possibilità domani di continuare a scrivere storie, forse diverse, ma che sarà sempre la mano di Helen a portare in superficie. Anche questa che mi si è aperta davanti è comunque una nuova sfida.

fonte:http://dilatua.libero.it/storie/bl7523.phtml

Di giorno analista e di notte Cam girl

Di giorno analista e di notte Cam girl. Maelle si racconta ad Affari
Martedí 16.03.2010 09:00

ECCO UNA INTERVISTA VIDEO




Maelle, la cam girl divenuta famosa grazie ad Affaritaliani.it, ospite de "Il fatto del giorno flash" in onda su Rai2. Nel programma condotto da Monica Setta anche il direttore di Affari Angelo Maria Perrino. La donna, al centro della puntata del programma della Setta dell’8 marzo, si è sentita ingiustamente condannata, senza aver potuto replicare, dalle affermazioni degli ospiti in studio, soprattutto da Maria Scicolone. Ha così pensato di contattare Affaritaliani.it, che ha fatto da tramite con la Rai. Maelle ha ribadito la sua “scelta libera”, confermando che sono molte le donne, anche sposate, che fanno questo tipo di attività, persino insieme al marito. E sui clienti, anche imprenditori e calciatori, rivela: "Alcuni comprano la mia biancheria intima usata"...

Di Fabio Carosi

L’indice della mano destra sfiora le labbra che lentamente si schiudono. Come gli occhi di chi guarda al monitor. È un attimo, poi il dito viene risucchiato; si inumidisce e comincia a scivolare sul corpo seminudo. Per andare avanti bisogna avere credito. Cioè prendere la carta bancaria che dà il credito necessario a continuare lo show.

Nome reale top secret. Nome d’arte Maelle. Età 27 anni, di giorno impiegata modello presso una società di analisi finanziaria, al riparo tra le mura di casa si trasforma e diventa un tigre. È una delle centinaia di ragazze che ha scelto internet per vendere l’immagine del suo corpo davanti a una webcam dove esprime la sua doppia immagine: padrona delle fantasie altrui e schiava del credito necessario a chattare. Perché senza soldi di chi vede, anche i 30 minuti necessari a togliersi i jeans e ad indossare stivaloni, perizoma e reggiseno più il trucco, sono una fatica inutile anche per chi vende.

In esclusiva per Affaritaliani, Maelle apre le porte della sua casa, un appartamento a poca distanza dal cuore di una grande città. Gli accordi sono semplici: “Racconto tutta la verità a condizione che nessun elemento che emergerà dovrà contribuire a farmi riconoscere”. Patto fatto. E l’intervista allora si snoda su due filoni: osservare e raccontare ciò che accade in diretta durante una chat e sottoporre la camgirl a tutte le domande che il “comune senso dell’eros” vorrebbe porre.

Maelle si prepara, poi accende il computer e accede ai pc della società per la quale lavora: uno dei siti più conosciuti, divascam.com, che ha sede reale a Panama e che accetta ragazze e ragazzi esibizionisti, purché amatoriali. L’ossimoro dell’amatoriale a pagamento ha fruttato ben 1200 ragazze iscritte e “abilitate alla cam” con oltre 120 mila tra uomini e donne, registrati e 30 mila cliccatori che, ogni giorno, visitano oltre 11 milioni di pagine. Roba che neanche la Nasa se la sogna.


Maelle è on line e dopo qualche minuto se ne accorgono i fan. Nella chat pubblica è un andirivieni di salutini, faccine, bacini e sorrisini, ma il passo verso l’area privata è questione di poco. Ecco il professionista seduto sulla poltrona: dice, anzi scrive che ha i ragazzi in giro per casa e non può stare molto. Ha un credito alto, nel senso che ha pagato e ora vuole vedere. Maelle è astuta ma in fondo onesta. Promette molto, poi mette la musica e parte. Uno sguardo alla cam e uno al contatore. Reggiseno e perizoma volano via in pochi secondi e si passa subito al sodo. Dei figli dell’uomo non c’è traccia e Maelle prende le sembianze di un serpente e afferra i suoi toys, vibratori di diversi tagli e foggia tra i quali spunta pure una bottiglietta di Crodino. Sai mai venisse sete. Peccato che è vuota.
Corre il credito e l’uomo accelera i suoi battiti cardiaci sino a raggiungere l’obiettivo. Si riveste e saluta. Ne arriverà un altro e poi un altro ancora.


Segreti?

Per tutti sesso mediato dalla piccola telecamera e la giusta ricompensa per Maelle. Anche lei ha orgasmi, più d’uno, come confesserà nella videointervista. Nel corso della quale racconterà anche il suo rapporto con la famiglia, con Dio, con l’etica con il sogno di fare la mamma e col conto in banca che sorride ad ogni connessione. La società ha regole chiare: tutto ciò che si vede è frutto di consapevolezza e trasparenza. Le camgirl hanno una percentuale su ciò che ogni voyeur spende per vederle. Tutto documentato. Così l’eros, cioè il sesso interattivo per chi sogna di comandare a distanza un corpo, trova soddisfazione con una modica cifra: una cinquantina di euro e si arriva alla méta. Questione di gusti.



sembra avere anke molti commenti a favore :

Titolo: sono una webcam girl
Da: ninfa sasha
Data: 10.05.2010 17:00

sono una webcam girl anche io: dalla sua intervista si vede che è una ragazza intelligente e che le piace davvero fare la webcam. Io lo faccio da due anni e non me ne vergogno. Ci sono un sacco di ragazze che lo fanno e significa che la richiesta è di gran lunga superiore... Perchè venite qui a criticare chi ha il coraggio di uscire dagli schemi? Si sa in Italia funziona cosi: chi ha il coraggio di fare qualcosa di NON CONVENZIONALE viene sputtanato o screditato. Prima di giudicare, guardatevi dentro: sicuramente qualcuno di voi poi, un'occhiata al profilo di maelle lo ha dato, vero?? Vai MAELLE, CONTINUA COSI! SEI DAVVERO BELLISSIMA PS. per quella cam girl che ha scritto che lei lo fa per soldi, che non gode e non si eccita, dalla scrittura si capisce benissimo che è una ragazza straniera. sicuramente sarà una delle tante rumene che hanno come unico obiettivo fregare la gente: se tu devi fingere per lavorare significa che non sei un granchè... ricordatelo!



fonte:http://www.affaritaliani.it/cronache/di_giorno_analista_di_notte_cam_girl050310.html

giovedì 27 maggio 2010

il lavoro di camgirl ovunque


Usare il corpo online a scopo
di lucro non è più un fatto
circoscritto alle ragazzine
Oggi lo fanno molte donne adulte


ROMA
Nel 2006 un'inchiesta del portale Studenti.it "Il mio corpo mi paga gli studi" denunciava un fenomeno che suscitò molto scalpore nell'opinione pubblica: da un sondaggio risultò che il 21% delle studentesse utilizzava il proprio corpo per mantenersi all'Università. In numeri assoluti si trattava di circa 75.000 ragazze che usavano il proprio corpo, a scopo di lucro L’argomento è stato ripreso da Pianetadonna.it, punto di riferimento online per ormai più di 1.800.000 utenti unici ( Dati Nielsen marzo 2010), che ha condotto un’inchiesta per capire come si è evoluta la situazione nel giro di quattro anni.

Fare la “cam girl” oggi a quattro anni di distanza non è più un fatto circoscritto alle ragazzine , ma è un “modus vivendi” anche di donne più adulte che vogliono guadagnare bene facendo pochi sforzi. Al sondaggio online“Tante casalinghe e studentesse nude sul web, cosa ne pensi?” lanciato dalla redazione di Pianetadonna.it hanno partecipato in 1613 di cui ben il 50% delle partecipanti ha risposto che vorrebbe farlo per guadagnare bene con pochi sforzi. Il 22% dichiara che non lo farebbe mai, ma che non condanna chi lo fa, il 26% considera la cosa una forma di prostituzione, mentre il restante 1% dichiara tranquillamente di farlo o di averlo fatto in passato.

Sull’onda del fenomeno, nasce anche una nuova nuove professione. Si tratta del “webcam girl trainer” che punta ad ottimizzare il lavoro delle cam girl. Non rimane altro da fare che capire se ci troviamo di fronte a prostituzione o a un lavoro vero e proprio.

fonte:http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/201005articoli/54706girata.asp

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venerdì 21 maggio 2010

Come diventare una camgirl

Come diventare una cam girl
La guida per diventare cam girl è nelle librerie e si intitola "Diario di una webcam girl". L'autrice si fa chiamare Helen e si guadagna da vivere con le videochat erotiche: ecco cosa vuol dire fare di professione la cam girl


6 aprile 2010
E' ormai diventata convinzione comune: fare la cam girl vuol dire guadagnare bene facendo pochi sforzi. In effetti tutto ciò che serve è una web cam, una connessione internet e ...ovviamente il proprio corpo, più o meno svestito. Si parla tanto di giovanissime, studentesse o lavoratrici precarie, che pur di sopravvivere e mantenersi fuori dalla famiglia scelgono la strada di vendere il proprio corpo. Chi sceglie di fare la cubista o la spogliarellista, chi si prostituisce semplicemente, chi invece si dà alle video chat hard.

Verrebbe da pensare che il web ha democratizzato e personalizzato anche il mestiere di pornostar. Non c'è neanche bisogno di mostrarsi in atteggiamenti troppo espliciti, a volte basta essere ammiccanti e maliziose e saper tenere sulla corda i clienti virtuali. Cominciare è facilissimo: basta iscriversi sugli appositi portali, mettere in vetrina qualche foto di presentazione e poi buttarsi nell'attività. Appena un cliente decide di contattare in privato la camgirl per lei scattano i guadagni. Le tariffe sono al minuto: cioè il cliente paga un tot (in genere pochi euro) per ogni minuto di videochat. Il ricavato in genere va in parte al sito che offre il servizio, in parte alla ragazza. E poi si possono vendere video già fatti, foto, e addirittura racconti erotici.

cam_girl_1I guadagni ssembrano incredibilmente facili, dato che il "lavoro" può essere svolto direttamente a casa, e non c'è alcun coinvolgimento fisico. Tutto è virtuale, tutto accade tramite un pc e una webcam, volendo si può benissimo lavorare senza mai far vedere il prorprio volto: nessuno può metterti le mani addosso o scoprire la tua identità.

A ribadire questi concetti, arricchendoli con la sua storia autobiografica e con un'ampia guida ricca di consigli, ci ha pensato una cam girl italiana, nome d'arte Helen, autrice di "Diario di una webcam girl". Helen è di Milano, ha 27 anni, e da quando ne aveva 22 fa la camgirl. Nel 2007 è arrivato per la prima volta nelle librerie il suo libro, recentemente ristampato. Nonostante siano passati tre anni, del resto, l'argomento non ha perso di attualità.
Per l'occasione Helen ha rilasciato un'interessantissima intervista al Corriere della sera, in cui racconta molti aspetti e molte curiosità legate al suo "lavoro". Ma sarebbe meglio togliere le virgolette, perchè Helen, come lei stessa ribadisce più volte, considera la sua attività di cam girl un vero lavoro, un lavoro che le fa guadagnare circa 2000 Euro al mese. Insomma, un signor stipendio che la maggior parte delle sue coetanee pur lavorando, tra contratti a progetto e lavoretti part-time, si sognano di guadagnare.

Nel suo libro Helen racconta tutta la sua storia: di come dopo i 20 anni ha deciso di andare a vivere da sola cercando di mantenersi lavorando come commessa e di come ben presto le è stato chiaro come fosse arduo pagare affitto e bollette con un normale lavoretto part-time. Poi un giorno, per caso, le arriva una mail che pubblicizza l'attività di un sito di videochat erotiche. I primi tentativi saranno guidati unicamente dalla curiosità di provare, ma nel giro di poco tempo Helen capirà di poter guadagnare mostrandosi nuda in chat e interagendo con i suoi clienti virtuali. Ma soprattutto si renderà conto di come con questa sua nuova attività sembri aver tirato fuori un'altra se stessa.



Helen fa ancora oggi la cam girl, e si mantiene con questa attività. La sua famiglia, come lei stessa riferisce, "non fa i salti di gioia", ma sa che lei "è sempre la stessa". Così come il suo ragazzo, con il quale sta da 7 anni, vale a dire da molto prima che diventasse una cam girl. A quanto riferisce Helen, lui capisce che si tratta solo di lavoro, un modo per guadagnare soldi che non interferisce minimamente con la loro vita privata.

Helen racconta che, sebbene il suo non sia un lavoro che si possa definire ordinario, lei continui a svolgerlo da ben 5 anni, e di come il fatto di essersi creata un "giro" (vale a dire un nome e dei clienti fissi) l'abbia aiutata a farne un'occupazione stabile che le assicura ogni mese guadagni sicuri e consistenti.. Quindi si prodiga nel dare consigli a tutte le aspiranti cam girl: come comportarsi in chat, come attirare tanti clienti e come fidelizzarli, quali trucchi usare per guadagnare di più. Riconosce comunque di avere un certo talento, grazie al quale riesce bene nel fare la cam girl: è di natura esibizionista e poi le piace parlare con gente sempre nuova. Insomma: il bello è che il suo lavoro di cam girl le piace.

Non mancano le raccomandazioni: la regola numero uno è mantenere l'anonimato. L'incubo di ogni cam girl infatti è ritrovarsi sotto casa qualche cliente ossessionato. L'importante è non dare mai informazioni su di sè e non inquadrarsi mai in viso. I dati personali e la foto sono generalmente richiesti per iscriversi al servizio di videochat, ma ovviamente restano in possesso dei gestori del sito e non vengono diffusi per alcun motivo. Altra regola importante secondo Helen: mai dare il numero di telefono ai clienti, o perlomeno nel caso usare una sim apposita. E quando qualcuno sembra ossessionato o fa richieste strane, rifiutare fermamente, perchè prima o poi si stancano.

Quella di Helen non è l'unica guida al mestiere di cam girl: ne esistono diverse in giro per il web, anche molto particolareggiate, e molto incentrate sui metodi per attirare e mantenere più clienti e quindi guadagnare di più.

Insomma guadagni facili e lavoro relativamente poco impegnativo: non ci si deve neanche mettere la faccia e non ci si sposta da casa. Certo, molti obietteranno che nonostante sia tutto virtuale, fare un mestiere del genere vuol dire comunque prostituirsi e vendere il proprio corpo.
Messa di fronte a questa constatazione però, Helen, che si erge così a rappresentate della categoria, obietta che esistono molte altre attività apparentemente innocenti, ma ugualmente assimilabili alla prostituzione, anche se coperte da un manto di ipocrisia. Un esempio? Che dire delle veline? Anche in questi casi si sfrutta la propria immagine per ottenere soldi, e lo si fa proprio facendo leva sugli istinti sessuali, senza stare troppo a girarci intorno. Insomma: se vogliamo dirla tutta, le modalità di prostituzione e di vendita del proprio corpo sono veramente tantissime.

a cura di Redazione GirlPower

fonte:http://www.girlpower.it

domenica 11 aprile 2010

COME GUADAGNARE FACENDO LA CAM GIRL ? ragazze in cam che guadagnano

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Come guadagnare e iniziare a fare tanti soldi facendo la cam girl?

fonte:http://www.lavorareinwebcam.com/diventare-camgirl.htm



COSA FARE PER GUADAGNARE ADESSO?
Diventando Ragazza in webcam hai diverse opzioni per poter guadagnare, di seguito le elenco e ti spiego come funzionano.


POTRAI VENDERE FOTO
Lo sai che puoi guadagnare anche senza collegarti? Si, perchè dal tuo pannello di controllo potrai decidere di inserire e vendere agli utenti del sito le tue foto, video ed addirittura racconti erotici!

Come detto gli utenti sono disposti a pagare (il prezzo lo puoi impostare dal tuo pannello di controllo ma inizialmente ti consiglio di mantenere i 12 crediti) per vedere le tue foto; per invogliare gli utenti a comprarle chiaramente le foto private dovranno essere un pò più "spinte". Si creativa e trasgressiva, vedrai che venderai tantissime foto!




POTRAI VENDERE VIDEO
Puoi registrare e vendere i video erotici che vedono te come protagonista! Rispetto alle foto i tuoi video possono farti guadagnare molto di più! Un video lo puoi vendere ai "visitatori" che si affezioneranno a te o ad altri utenti incuriositi anche a 300 crediti (circa 15 euro) ed oltre! Il video rispetta alla foto, della quale l'utente registrato vede una piccola anteprima e poi sceglie se comprarla o meno, non presenta nessuna anteprima ma solo il titolo e la durata. Per far si che gli utenti comprino i tuoi video è quindi fondamentale che tu inserisce un titolo quanto più descrittivo possibile e che attiri l'attenzione! Dai un occhiata ai titoli dei video che vendono le altre ragazze per farti un idea. Chiaramente nessuno si aspetta che i tuoi video erotici abbiano un aspetto professionale, anzi sono molto apprezzati i video dal carattere fortemente amatoriale, quindi va benissimo la tua webcam o un cellulare per girarli!

Ragazze Cam girl - per guadagnare veramente soldi facili

fonte : http://diventarecamgirl.com/tag/webcam-girl/

ottima guida semplice da seguire

Per diventare una Cam Girl e cominciare a guadagnare ti servono tre semplici cose:

1) Un Computer
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CamdalVivo ti offrirà un pannello professionale attraverso il quale potrai gestire in tutta semplicità il tuo lavoro di Webcam Girl inserendo le tue foto private e pubbliche, video, contatti tenendo sempre aggiornato il tuo profilo, controllando i tuoi guadagni giornalieri, settimanali, mensili e annuali. In ogni momento potrai verificare l’andamento dei tuoi guadagni sapendo quanti contatti hai venduto e l’ammontare netto del tuo guadagno.

Per ogni problema, difficoltà o chiarimento troverai sempre uno staff di supporto a tua disposizione 24 ore su 24.
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